Respinta la richiesta dell’uomo, che puntava al riconoscimento della sentenza pronunciata in ambito ecclesiastico. Decisivo il dato relativo alla convivenza, durata oltre tre anni, tra lui e la consorte. Inutile il richiamo del marito a un presunto matrimonio puramente formale.

(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 30900/19; depositata il 26 novembre)